,

Il vino fa ingrassare? Dipende dalle abitudini

il vino fa ingrassare?abitudini

Da sempre il vino rende la tavola gioiosa, suggella amicizie e crea relazioni.

Il vino unisce ma a volte può anche separare, soprattutto se si parla di dieta.

Spesso, infatti, alla parola “vino” si accostano rinunce nate dalla sua particolare natura: quella di una bevanda che è considerata anche un alimento, in quanto le calorie del vino danno un apporto energetico al nostro organismo.

Vino durante la dieta: un nemico o un alleato?

Per rispondere a questa domanda bisogna partire dal chiedersi se siamo sicuri che per una buona dieta sia necessario sacrificare anche il vino.

La risposta spesso divide: da un lato c’è chi incrimina la bevanda, ritenendola nemica della forma fisica, in quanto costituirebbe una fonte di calorie in eccesso; sull’altro versante del settore nutrizionale, al contrario, si sostiene addirittura che coloro che bevono del vino, con moderazione, tendano a ingrassare meno rispetto a quelli che non bevono affatto.

I sostenitori della prima tesi mettono sotto accusa gli zuccheri contenuti nel vino che, se assunti in eccesso, favoriscono la formazione di tessuti adiposi.

Chi la pensa al contrario, invece, parte dall’idea che il consumo di alcol accelera il metabolismo che così brucia una maggiore quantità di calorie.

Per non rinunciare al piacere di un bicchiere di vino quando si è a dieta, l’importante è avere la consapevolezza della quantità di calorie che assumiamo e di quali siano i vantaggi o gli svantaggi per il nostro organismo.

Tra il bicchiere e la bilancia: calorie e valori nutrizionali del vino

Se ad esempio digitiamo su internet le parole “vino calorie”, troveremo diverse tabelle nutrizionali che mostrano come, a seconda della tipologia, le calorie per bicchiere di vino variano.

Ecco i valori dei vini più comuni:

  • Calorie vino rosso: 100 kcal per 118 ml
  • Calorie vino bianco: 97 kcal per 118 ml
  • Calorie prosecco: 84 kcal per 118 ml
  • Calore champagne: 90 per 118 ml

Come vediamo, il vino bianco è più leggero del rosso. Questa differenza, però, non è assoluta perché le calorie sono direttamente proporzionali al tasso alcolico.

Per cui più alcol uguale più calorie.

Senza dimenticare, inoltre, che i vini dolci hanno la gravante di un’alta quantità di zuccheri.

Il vino rosso rimane comunque il re della tavola, grazie alla presenza di polifenoli che prevengono le malattie cardiovascolari, contrastando la comparsa di radicali liberi.

Il bianco, al contrario, solitamente perde punti a causa della presenza di solfiti, necessari per impedire l’ossidazione della bevanda, ma considerati responsabili di acidità ed emicrania.

Tuttavia negli ultimi anni il vino bianco ha incontrato il favore dei nutrizionisti, grazie alla scoperta dell’acido caffeico, che funge da protettore cardiovascolare e inibisce la morte cellulare programmata.

Quando invece ci troviamo davanti a un bicchiere di bollicine, come nel caso di uno champagne o un prosecco, la presenza di anidride carbonica, responsabile dell’amabile carattere frizzantino, agisce sulle nostre papille gustative, esaltando la percezione dei sapori.

Inoltre i vini frizzanti contengono idrossitirosolo, un potentissimo antiossidante che si sviluppa solo durante la fermentazione.

E la birra? Chi non si rifugia nella sua spuma, convinto di salvare la dieta? Effettivamente 100 grammi di birra contengono soltanto 43 calorie, ma bisogna stare attenti alle quantità e tipologie. Se optiamo per le rosse, le scure, o quelle doppio malto, il numero di calorie per bicchiere raddoppia.

In conclusione, quindi, pare che un bicchiere di vino 2 volte alla settimana sia una tentazione cui si può cedere, anche se a dieta. L’importante è non abusare pensando di controbilanciare con altre rinunce, in quanto quelle contenute nel vino sono calorie vuote, ovvero povere di elementi nutritivi necessari all’organismo.

Rispondi